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Recensione Di “Pro Evolution Soccer 2009” (PS3)

Pro Evolution Soccer 2009

Piattaforma : PS3

Konami ci riprova!

Vi siete mai domandati come si può sentire un re dopo la scesa dal trono? Bè se volete una risposta
girate la domanda ai ragazzi della Konami, i quali dopo lunghi anni di successo si ritrovano costretti a fare i conti col rivale più acerrimo ed eterno, ovvero Fifa.
Con quest’ultimo episodio, la casa di produzione più famosa dell’oriente, tenta di riconquistare le luci della ribalta, ci sarà riuscita? Scopriamolo!

Una notte da campioni

Per dare un cambio di marcia alla serie, rispetto alle deludenti ultime apparizioni Pro Evolution Soccer 2009, ha portato con se diverse modifiche: tra queste una delle più importanti è sicuramente la presenza ufficiale della Champions League. Eh si avete capito bene, la competizione più importante del mondo sbarcherà sui nostri schermi e noi la potremmo vivere da protagonisti, affrontandola turno dopo turno nel tentativo di poter alzare la coppa dalle grandi orecchie. Sicuramente questa novità sarà di enorme impatto emotivo, perché vedere i propri giocatori schierati al centro del campo, nella dolce quanto frenetica attesa dell’ormai famosissima colonna sonora tipica della competizione, potrà veramente emozionarvi.
Altra innovazione inserita nel titolo sarà rappresentata dalla modalità “Diventa un Mito”: da nome infatti il nostro scopo sarà quello di selezionare un giovane atleta di soli 17 anni, sceglierne ogni peculiarità, dalle caratteristiche facciali e quelle fisiche, tralasciando quelle tecniche selezionate almeno inizialmente dalla CPU, per poi farlo crescere fino a divenire una superstar del calcio mondiale. Naturalmente il nostro cammino inizierà dalle società meno in luce, dove potremo allenarci senza la pressione che si sente ad alti livelli. Una volta effettuate un certo numero di prestazioni all’altezza, potremmo essere notati dai club di maggior prestigio ed arrivato il mercato saremo liberi di scegliere la nostra destinazione, optando se restare a vita nella squadra di appartenenza, per rendergli la gratitudine di averci cresciuto, o trasferirci in una delle grandi.
Quest’ultima opzione sicuramente ci permetterà di ambire in primis a determinati trofei, ed in secondo luogo ci sosterà per un eventuale convocazione in nazionale.
Potremmo infatti coronare il sogno di milioni di persone, vestendo i panni del club rappresentate il colore della bandiera sotto la quale siamo nati.
Per quanto riguarda le altre modalità, confermata come sempre la master league, e le svariate coppe come Mondiali o Europei.

Un dribbling di troppo…

Tecnicamente Pes 09 parte pesantemente in difficoltà calcolando il confronto con Fifa 09: difatti il titolo EA, avendo confermato un reparto grafico solido e ben riuscito, rimane ormai un nemico difficile da battere. Se vi state domandando perciò, se quest’anno Konami sia riuscita nel miracolo, mettetevi l’anima in pace perché la risposta è un secco no. Sciaguratamente Pro Evolution Soccer 2009 rimane addirittura accostabile ai titoli sviluppati per console a 128 bit (per i meno esperti vale a dire la vecchia Play Station 2) realizzando texture molto poco definite, stadi e pubblico sufficienti e campi per lo più migliorati dalla scorsa versione, ma sempre scadenti. Tutta via se dà una parte non si vedono miglioramenti, sotto qualche aspetto Konami ha mantenuto le promesse: gli atleti infatti rispecchiano per la maggiore le contro parti realistiche, e la manovra di gioco non risente di un minimo calo di frame rate, problema invece riscontrato in Fifa 09 dove qualche situazione, come i rinvii, può essere disturbata da fastidiosi rallentamenti.
Il gameplay è senza ombra di dubbio il reparto più curato anche se non convince del tutto, perché al contrario dei predecessori, questo PES dà un impronta decisivamente più arcade, tagliando quasi di netto il tentativo di simulazione, cosa che all’epoca fece la fortuna della serie. Questo certamente può essere avvicinato a due scuole di pensiero diverse, perché se da una parte i meno esperti potranno accostarsi con meno difficoltà e competere quasi subito ad alti livelli, i più consumati potranno storcere il naso data la facilità che potrebbero riscontrare nell’arrivare di fronte la porta avversaria. Il sonoro non riesce a conferire un’impronta decisa sul titolo, anche se l’idea di mettere come voci ufficiale Pardo e Altafini, due alfieri di sky, può essere apprezzata. Il problema però, come riscontrato in Fifa 09, è la quantità delle frasi pronunciate dagli speaker, relativamente poche e sempre ripetute. La longevità, calcolando i tornei, tutti i campionati e la Master League, rappresenterà un settore soddisfacente anche se il multiplayer, sicuramente migliorato rispetto al passato, riporta qualche problema. Apprezzabile la possibilità di poter giocare con altre 3 persone nella modalità “Diventa un Mito”, ma c’è anche da dire che nel confronto con Fifa 09, dove è possibile giocare veri e propri campionati online, Pro Evolution Soccer 2009 non riesce a reggere il confronto. Migliorata comunque la stabilità dei match in rete, ora più fluidi e meno viziati da lag come accadeva nel precedente capitolo.

Commenti finali

Nella battaglia tra i migliori titoli calcistici anche questa volta sembra poterla spuntare Fifa 09, però al contrario dello scorso anno il titolo EA vince il confronto di pochi punti perché Konami, carpendo gli errori commessi, sta tappando ogni buco nella propria barca. In altre parole PES 09 ha saputo correggere alcune lacune riscontrate in passato, ma ancor oggi non ci sentiamo di classificarlo a pieni voti per la mancanza evidente di alcuni elementi portanti.

Via|GamePlayer