Piattaforma : PC
Oltre 10 anni di successi
Diablo: una delle saghe più famose e amate della storia dei videogiochi. Chi non è mai entrato nelle sue grotte e affrontato i suoi mostri, non può capire. Chi non si è ritrovato ad esplorare tutto Sanctuary per completare le armature rare, non ha idea di cosa stiamo parlando. Un capolavoro! Dopo misteriose indiscrezioni, voci di corridoio e l’acquisto del dominio “diablo3.com” (sito di fan della serie) il 28 Giugno 2008, alle porte di Versailles (durante l’E3), lo storico annuncio da Blizzard Entertainment: “Diablo III è in fase di sviluppo”. L’epico scontro contro le orde di Diablo iniziò nel lontano 1996 e pareva concluso nel 2000 con Diablo II e la sua fantastica espansione “Lord of Destruction”…ma a quanto pare il male si annida ancora nelle lande desolate di Sanctuary, in attesa di essere risvegliato.
La gloria ci attende
Sono passati vent’anni dagli oscuri scontri di Diablo II e tutti quelli che vi hanno preso parte vagano per Sanctuary orribilmente segnati da quell’infernale esperienza. Un’esperienza tanto terribile da trasformare, dopo un così breve lasso di tempo, i fatti in leggenda. Ma qualcosa di profondamente malvagio si cela nel cuore di Tristram, pronto a svegliarsi da un momento all’altro. Purtroppo è tutto quello che si sa della trama, infatti la Blizzard e soprattutto Mike Morhaime (il presidente) non sono stati molto generosi da questo punto di vista… ma è comprensibile la loro necessità di non svelare troppi dati sul terzo capitolo di una delle serie più attese di sempre. Ciò di cui siamo sicuri è che ci possiamo aspettare di tutto, ma non qualcosa di banale.
Cavallo vincente non si cambia… ma si potenzia!
Da buon stile Blizzard il gioco è rimasto inalterato nelle meccaniche, ovviamente raffinate e impreziosite, cercando di non snaturare i punti che ne hanno fatto un capolavoro, un po’ come sta operando sul fronte di Starcraft II. A livello grafico non si discosta molto dai predecessori (visuale isometrica compresa), anche se con un nuovo engine grafico 3D, che gestirà luci ed ombre in tempo reale (persino delle pieghe dei vestiti di mostri ed eroi), nuovi algoritmi renderanno l’esperienza di gioco il più fluida possibile e l’inserimento del motore fisico Havok darà un tocco di realismo agli scontri. Saranno anche presenti della parti architettoniche distruggibili utilizzabili a fini strategici o solo per accedere a nuove aree di gioco. Punto fondamentale saranno le mappe generate da un sofisticato algoritmo, che monterà ad ogni caricamento un nuovo schema della mappa con nuovi mostri (ovviamente in maniera coerente col contesto). Fattore che ci obbligherà a sviluppare un dinamismo di gioco notevole. Per altro questo nuovo capitolo della serie verterà principalmente sulla scelta del personaggio, fattore che influenzerà non solo lo stile di gioco, ma farà sì che ci saranno alcune quest mirate proprio per la nostra classe. Cioè ci saranno missioni disponibili solo per il barbaro o solo per il Witch Doctor. Infatti le classi dei personaggi sono state riportate a 5 (cioè come era Diablo II senza l’espansione) per migliorarne le caratteristiche in maniera certosina; per ora come ho già scritto sono state confermate le classi: Barbaro e Witch Doctor. Il barbaro (direttamente ripescato dal secondo capitolo) ovviamente prediligerà il corpo a corpo con la possibilità di usufruire di alcune magie per potenziarsi; invece il Witch Doctor (o sciamano) è la prima vera novità di Diablo III: la nemesi del barbaro, completamente privo di forza fisica e resistenza, ma potentissimo nell’arte della magia difensiva e offensiva. Proveniente dalla giungla di Tegazen (dalle parte del Kejhistan) presenta una interessante tipologia di arte magica, un po’ la fusione tra il vodoo e i riti tribali africani, con magie spettacolari del tipo: Sciame di Locuste, Muro di Zombie e l’interessante Mietianime (Soul Harvest), con cui può resuscitare i cadaveri dei nemici per farli combattere al proprio fianco. Ma ogni Diablo che si rispetti ha bisogno di un comparto multiplayer di livello che, come per gli altri due predecessori, sarà su Battle.net, il server di Blizzard. Ovviamente sono state annunciate modifiche strutturali importanti (al server) per supportare le nuove caratteristiche del gioco. Per ora l’unica cosa che sappiamo è che il multiplayer sarà giocabile in maniera cooperativa o competitiva. Blizzard ha anche inserito alcune opzioni per rendere il gioco fruibile anche ai piccini: sarà possibile regolare il livello di violenza per poi bloccarlo con una password, per la buona pace del comitato genitori.
L’action-Rpg definitivo?
Questo è quello che vuole creare Blizzard: infatti per non lanciare sul mercato un prodotto sotto gli standard (che ricordiamolo sono altissimi: World of Warcraft e Starcraft sono alcuni esempi) hanno previsto la data di uscita circa nel 2010 (anche se l’engine grafico è già pronto). Quanti videogiochi annunciati “bellissimi” si sono rivelate amare delusioni, solo per la fretta di pubblicarli il prima possibile (ricordiamo infatti i penosi ultimi livelli di Far Cry, lanciato prematuramente per anticipare Half Life 2). Blizzard lo ha capito, quindi preferisce far aspettare il proprio pubblico un po’ di più che deluderlo con un prodotto scadente. Ovviamente l’attesa è tanta, ma dalle immagine e dai filmati usciti è prevedibile un incredibile successo. E poi Blizzard più che un marchio è una garanzia.
Via|GamePlayer